venerdì 30 ottobre 2009

nost-algia

come hai potuto spegnerti cosi stagione bella?
correndo a perdifiato su un Pegaso raggiungo l'ultima eco
percorrendo a ritroso stanze colme d'oro degli sciocchi
un antico e vago dolore si articola risalendo rivi asciutti
come disegnando le diramazioni di una pianta secca
te lo ricordi Pegaso, quando ridevano i bambini?
come frullavano le loro piccole gambe all'ombra magnifica di immensi torrioni?
e le alcove dove si raccoglievano suoni e amanti da tutta la Casa
e sorella Speranza irradiava una luce antica e ambrata nella sala del patriarca
che si arrotololava riccioli canuti attorno alle dita tozze
sospirando trame d'incanto benedicenti per tutto il casato.
Vedi Pegaso la gloria antica intrappolata nella rovina?
la pietra della saggezza nascosta dentro la carne spezzata della follia?
Come hai potuto finire nella polvere Torre di Antan?
come possono i Satiri suonare zampogne d'uomo tra le rovine
e le Larve sollevarsi dal tanfo asciutto di polvere d'ossa?
Come hai potuto vagare confusa nell'alito freddo di Aquilo, stagione bella?

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