sabato 31 ottobre 2009
too much love
l'uomo di calce torce e ritorce minuscoli pezzetti di filtro "così la merda non passa", passa la merda buona, quella che ti fa sognare, che fa fiorire i bacelloni sovietici di andromeda e li fa sbocciare al centro delle cervella, la buona merda concima bollenti fiori estatici, l'uomo di calce faceva e sfaceva, disfaceva polveri in oro liquido e si mi ci faceva tutto assieme il giromondotondo girava girava e tutti caddero su un giaciglio di giunchi nel Nilo Padre immenso come un prato di infanzie acquatiche, ma doveva ancora accadere? L'uomo di calce legava e rilegava il laccio emostatico religiosamente, non trascurando il rito della presa d'Atto Fattiva e Iniettiva, il mio Pontifex con il mondo d'Antan batteva ritmicamente un tamburo di pelle fervida evocando la mia Vena Interiore, con dita di ragno l'uomo di calce palpava tellurico la mia creta maledetta, con fare lascivo auscultava i motivi interiori del mio Essere umano in cerca di un accesso, un accenno, un permesso all'avito sistema canalizio dei sogni liquidi, nella penombra romantica pregna di svendite totali brillava un faretto sovrapotenziato le cui onde segugio stanavano eccitate la sottile linea rossa della preda costituita dalla mia identità di copertura, o era quella vera? Il soverchio ceffo canuto si squarciò in ghigno canino "trovata!": la Vena Cava rimbombante ctonii timbrici sospiri, la Pietra della Follia rex cerebrii in fuga nelle periferie, una intera legione dimenticata di antichi demoni sumeri... L'uomo di calce mi teneva la mano mentre iniettava con calcolato pigro struggimento eroina soave in soluzione acquosa quasi mi stesse chiedendo di sposarlo al cospetto di una variabile cosmica sacerdotale votata ad unire in unica carne indissolubilmente bisogni titanici e debolezze umane. Unico testimone e suggello la Grazia del Padre che scese a bruciarmi la lingua con tizzoni d'olocausto perchè potessi lodarlo mentre mi elevavo dalla Lordura cadendo a perdifiato attraverso i cieli, verso le altezze siderali delle nozze alchemiche in Amplesso Solenne.
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